Affermazione di personalità

Potente. Muscoloso. Agile tra le curve per il massimo piacere di guida. Il nuovo Diavel 1260 unisce le performance di una maxi-naked all’ergonomia di una muscle cruiser. Il suo design reinterpreta lo stile Diavel in chiave contemporanea e integra alla perfezione il motore Testastretta DVT 1262 da 159 CV, cuore pulsante di questo nuovo Diavel 1260.

Design Diavel

L’assetto del Diavel comunica la sicurezza di chi è pronto a scattare, una fiducia nelle proprie capacità al limite della superbia. Con i radiatori laterali ad allargargli ulteriormente le spalle, che diventano più affusolate scendendo verso il motore e il puntale con il radiatore dell’olio, l’atleta ha preso forma.
L’impressionante pneumatico posteriore da 240 mm è un esempio perfetto della filosofia senza compromessi seguita dagli ingegneri Ducati nello stilare l’elenco delle specifiche ideali della nuova moto. Questa larghezza della gomma rifletteva così efficacemente l’associazione tra potenza e stile, che il team di Ricerca e Sviluppo si è ripromesso di mantenerla nel progetto definitivo, pur prevedendo il vero e proprio terremoto che avrebbe scatenato nel settore.
Il Diavel è una vera Ducati, nata dalla passione per il motociclismo e progettata per offrire le autentiche prestazioni Ducati da ogni punto di vista.

Concetto Diavel

Il progetto Diavel è nato quando gli ingegneri Ducati hanno riempito un’area di disegno neutra con i “basic instinct” di una moto, tratti dal loro personale elenco di requisiti ideali. Con un approccio sperimentale alla creazione di una moto da sogno, hanno tracciato forme ispiratrici che si sono trasformate in una moto bassa, lunga, elegante e aggressiva, nata per dominare la strada.
“La sfida insita nel creare una moto dal profilo più muscolare invece di un modello da competizione pura è stata vinta con determinazione e delicatezza: il risultato è un anteriore che suggerisce la potenza di un atleta pronto a scattare dai blocchi di partenza”, ha spiegato il team di designer Ducati responsabile del progetto. “Grazie alla ruota anteriore così vicina al corpo della moto e al codino breve tipico delle sportive, siamo riusciti ad associare alla grande fisicità del Diavel una ciclistica adeguata”.